La motivazione nello sport

La motivazione è un fattore importante nella nostra vita, possiamo considerarlo il carburante che ci fa muovere verso le mete da noi stabilite. Metaforicamente se il carburante è poco, si è costretti a spingere con sforzo per raggiungere la meta oppure si abbandona prima di raggiungerla. Se il carburante è sbagliato, il motore si blocca. Se non si ha voglia di fare il pieno, c’è il rischio di restare fermi nello stesso punto senza la possibilità di scoprire, raggiungere nuove mete e sfidare sé stessi e i propri limiti.
Adesso hai ben in mente quanto è importante per te, anzi vitale, questo carburante?
In ambito sportivo, ci sono persone che hanno una forte motivazione a fare sport e persone che non ne hanno, altre che hanno una motivazione elevata solo all’inizio poi questa cala nel tempo. Perchè?
Come funziona la motivazione nello sport
Partiamo dal presupposto che la motivazione è un concetto che viene influenzato da tantissimi fattori che vanno dalle caratteristiche individuali a quelle ambientali e situazionali.
Quando parlo di motivazione in contesti sportivi mi riferisco a due orientamenti motivazionali:
- L’orientamento al compito;
- L’orientamento al Sé.
Questi sono due orientamenti indipendenti tra loro ciò vuol dire che si può essere orientati verso entrambi, avere un basso orientamento in entrambi o essere orientati su uno in particolare.
Più specificatamente quando un atleta è orientato al compito tende a mostrare un grado di competenza o di padronanza nel suo sport. Quindi per lui sarà importante il confronto con sé stesso e il fatto che lui si percepisca competente dipende dai progressi che ottiene nel suo sport (per avere un idea più approfondita della percezione di competenza puoi leggere questo articolo).

Mentre, quando parliamo di orientamento al Sé l’individuo tende a voler dimostrare la sua competenza relazionandosi agli altri e quindi cercando un confronto. Chiaramente questo vuol dire che il suo livello di competenza raggiunto non darà un risultato in termini di soddisfazione del proprio livello di abilità. Infatti, potrà ricevere soddisfazione solo se troverà un confronto favorevole come ad esempio in una competizione.

Un esempio di individuo orientato al compito presenta queste caratteristiche:
- La priorità è alle ragioni collegate allo sviluppo delle abilità sportive;
- Il successo è determinato dai fattori motivazionali e all’impegno nell’allenamento;
- Lo svolgimento della prestazione sportiva è di per sé soddisfacente ed è vissuta come fine a sé stessa;
- La tendenza è di percepire lo svolgimento della propria attività sportiva come divertente e stimolante;
Invece un individuo orientato al Sé presenterà queste caratteristiche:
- La priorità sono la competizione e i riconoscimenti;
- Il successo è determinato dal proprio livello di abilità e di talento posseduto;
- L’importanza è volta al contesto ambientale quindi ad esempio la giusta attrezzatura, le giuste condizioni del campo gara o di allenamento ecc.;
- L’impegno viene talvolta trascurato;
- La prestazione sportiva è percepita come un fine per raggiungere il successo dimostrando di essere superiori (in termini di competenze sportive) ai propri avversari;
[Ricordo e sottolineo che questi due orientamenti sono indipendenti e che quindi un individuo può presentarli anche entrambi.]
A questo modello è stata affiancata la questione della motivazione intrinseca che in questo caso si collegherebbe all’orientamento al compito, poiché con tale concetto si vuole indicare una spinta interiore al fare bene, impegnandosi in un’attività da cui si trae soddisfazione. Mentre per la seconda il concetto è quello di motivazione estrinseca che si avvale del riconoscimento o il miglioramento dell’immagine di Sé rispetto agli altri.

Considerazioni personali:
Nello sport la motivazione è spesso influenzata dal contesto culturale e sociale in cui si vive.
Viviamo in una società che spesso non permette la generazione di motivazione intrinseca. Infatti, si tende a desiderare il successo più per quello che rappresenta in termini di status sociale che di effettivo miglioramento delle proprie condizioni attuali. Il voler primeggiare per ricevere la soddisfazione di sentirsi migliore di altri, dà una minore importanza al processo e spesso si prediligono atteggiamenti del tipo “il fine giustifica i mezzi”.
Ecco perché sicuramente un modo per accrescere la propria motivazione intrinseca è quello di dare valore a concetti come passione invece di sogno ad occhi aperti, perseveranza e impegno anziché tutto e subito, intenzionalità al posto di cadere facilmente nelle tentazioni (mi riferisco al piacere di rimanere sul divano invece della fatica di un allenamento), resilienza e antifragilità invece che evitare i problemi e rimanere ancorati alla propria zona di comfort, eliminare la concezione del talento innato e lasciare spazio all’idea che con la pratica e la costanza si possono conseguire gli stessi risultati.
Fai in modo che lo sport sia per te uno dei modi nella tua vita per esprimerti e per migliorarti, per che questa è la cosa che conta sia da amatore che da agonista.
Conclusione
La motivazione in psicologia è un concetto molto ampio che è influenzato da diversi fattori e si muove in diversi modi, studiato sotto la lente di molte delle aree racchiuse nella vita di un individuo proprio per la sua fondamentale importanza a farlo “muovere” verso una meta. Quindi quello che è scritto in questo articolo è solo una piccola facciata di questo immenso topic e certamente mi divertirò a scrivere articoli in merito per fartela conoscere meglio.
Ti auguro un buon allenamento!!!

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A presto.